Ma cosa è la gentilezza? E a cosa serve?
Secondo il dizionario Treccani la gentilezza è un insieme di atti, espressioni, gesti di amabilità, garbo e cortesia ed è l’opposto dell’insolenza, della prepotenza, dell’impertinenza.
Chi è gentile, insomma, mette in atto una serie di comportamenti, nei confronti degli altri che hanno alla base dei sentimenti importanti, come l’altruismo, l’onestà, la generosità e l’empatia.
La gentilezza non si compra al supermercato e nemmeno è innata, la gentilezza è una virtù dimenticata, servono piccoli esercizi di civiltà, semplici e spontanei in grado però di propagarsi e innescare una rivoluzione capace di contagiare tutti.
Il sorriso è uno dei primi strumenti, perché quando si sorride si attiva il rilascio di neuropeptidi che contribuiscono a combattere lo stress e liberano dopamina, endorfine e serotonina che procurano euforia e felicità.
Da una recente ricerca si è scoperto che in Danimarca esiste la materia scolastica che serve a sviluppare l’empatia: l’abbraccio
Loro si che restano ben lontani dal …bullismo…..e dall’ ansia….non sanno nemmeno cosa sia!
Le nostre scuole italiane dovrebbero imparare e prendere spunto dalle scuole danesi :
il loro metodo è educare i bambini alla felicità a scuola e in famiglia .
L’autostima , la consapevolezza e la felicità dipendono dallo stare bene e incidono sulla vita di tutti i giorni dei nostri bambini.
QUINDI LA PERLA DI SAGGEZZA DI OGGI E’ :
impara ad essere gentile…..non costa nulla…è GRATIS!!!!